Home > Comunicazione > News > Titoli di studio: Ingegneri ed economisti al primo posto tra le lauree più richieste, ma nel 60% dei casi l'esperienza è un requisito indispensabile

Titoli di studio: Ingegneri ed economisti al primo posto tra le lauree più richieste, ma nel 60% dei casi l'esperienza è un requisito indispensabile

Laurea e diploma restano la carta migliore per assicurarsi un posto di lavoro anche nel 2014, ma cresce l’interesse delle imprese per chi ha scelto un percorso di formazione professionale e - indipendentemente dal titolo di studio – per candidati in possesso di un’esperienza lavorativa pregressa. È quanto mostrano le previsioni di assunzione formulate dalle imprese dell’agricoltura, dell’industria e dei servizi, registrate dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro per l’anno in corso e disponibili online (anche su base regionale e provinciale) all’indirizzo http://excelsior.unioncamere.net
 

“Per ridare prospettive di occupazione ai nostri giovani - ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - c’è bisogno di una strategia complessiva. Oltre a cambiare le regole della scuola, serve un cambiamento culturale nelle famiglie e nella società sul valore formativo del lavoro in impresa e sull’importanza dell’educazione all’imprenditorialità. Le Camere di commercio hanno maturato una lunga esperienza in questo campo e oggi sono pronte a fare da ‘ponte’ tra i sistemi delle imprese e della formazione. Per questo chiedono una competenza chiara sui temi dell'orientamento formativo e professionale. Le imprese - ha aggiunto Dardanello - esprimono una forte richiesta per un dialogo strutturale tra sistema produttivo e mondo della formazione. Il titolo di studio oggi non basta più: chi assume chiede un’esperienza diretta del mondo del lavoro, acquisita già durante gli anni della scuola. Per questo i percorsi di alternanza scuola-lavoro non devono più essere l’eccezione ma la regola per i nostri ragazzi. Accanto a questo, è indispensabile rendere più efficace il sistema della formazione adottando il modello duale tedesco che in Germania ha avuto successo anche perché ha coinvolto direttamente Camere di commercio e imprese".

 
 

Documenti

icona allegato
Comunicato stampa - doc, 172.5kB
Data di pubblicazione: 23/09/2014 12:09
Data di aggiornamento: 23/09/2014 12:10